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SCHIACCIATA ALL’UVA – La Grande Cucina Italiana al BBQ

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SCHIACCIATA ALL’UVA – La Grande Cucina Italiana al BBQ

Tradizioni contadine, ingredienti poveri, la ricerca della felicità nelle piccole cose.

Spesso la cucina nasce cosi, per caso, senza la volontà di essere più di ciò che realmente è:

un mezzo per nutrire sia il corpo che lo spirito.

E proprio in un contesto di questo tipo nasce questo celebre piatto popolare.

LA SCHIACCIATA ALL’UVA!

Una ricetta che pare risalire addirittura al periodo etrusco.

Quello che si sa per certo è che da sempre viene preparata ne fiorentino in concomitanza del periodo della vendemmia.

Un dolce di origine povera, che un tempo veniva cucinato in autunno nelle sagre contadine.

Pasta da pane (o pizza), uva nera, zucchero e olio d’oliva.

STOP

La massima celebrazione ed esaltazione della semplicità

In realtà la tradizione vorrebbe che si utilizzasse solo uva della varietà canaiola, dai chicchi piccoli e con molti semi.

Fortunatamente per quelli come me che non mangiano l’uva per non togliere i semi, oggi in molti forni è possibile trovarla anche senza semi.

Che poi è quella che abbiamo fatto durante uno dei corsi a tema.

Qualche versione prevede anche l’aggiunta di semi di anice, ma a voi la scelta su come personalizzarla.

Gli ingredienti sono pochi e i procedimenti abbastanza semplici, quindi se volete provare a preparare questo fantastico dolce e consumarlo a fine pasto, oppure darlo ai vostri bimbi al posto delle classiche merendine confezionate di sicuro ve ne saranno riconoscenti.

Questa è la mia versione al bbq.

Unica accortezza  se utilizzate un barbecue che tende a scaldare molto dal basso:

il succo dell’uva è altamente zuccherino e tende a bruciare facilmente alle temperature elevate, per cui se non avete fretta cuocete a calore più basso per più tempo cosi eviterete di bruciare la parte sotto in attesa che quella sopra sia cotta perfettamente.

INGREDIENTI

  • 800 g di farina 0
  • 15 g di lievito di birra secco
  • 400/500 gr di zucchero (a vostro gusto)
  • 140 ml di olio d’oliva
  • 500 ml di acqua
  • uva nera sufficiente a coprire 2 volte la superficie della teglia (io ho usato quella senza semi)

 

PROCEDIMENTO

Iniziamo dalla pasta: versate la farina nella ciotola dell’impastatrice (o sulla spianatoia se fate a mano).

Fate sciogliere il lievito in metà dell’acqua e unitelo alla farina insieme all’olio.

Iniziate ad impastare a bassa velocità in modo da amalgamare tutti gli ingredienti dopodiché aggiungete poco per volta l’acqua rimasta fino ad ottenere un impasto con una consistenza ne troppo morbida ne troppo dura.

Continuate ad impastare per una quindicina di minuti fino a quando l’impasto risulterà liscio ed elastico. Mettetelo in una ciotola capiente e copritelo con della pellicola a contatto.

Lasciate lievitare fino al raddoppio del volume che dovrebbe essere all’incirca 2 ore.

A questo punto trasferitelo su un piano infarinato, dividetelo in 2 parti e stendetene una parte in una teglia foderata di carta forno e unta d’olio.

Coprite completamente il fondo e schiacciate ai lati in modo che l’impasto salga lungo i bordi

Lavate l’uva, asciugatela bene e disponetela a coprire completamente la base. 

Cospargete con metà dello zucchero (anche di più se vi piacciono i sapori dolci) e una spruzzata d’olio.

Stendete l’impasto rimanente in modo da coprire completamente l’uva e sigillate i bordi con le dita pizzicandolo insieme all’impasto sottostante.

Distribuite l’uva rimasta in modo da fare un secondo strato, poi di nuovo zucchero e un filo d’olio.

Lasciatela riposare per una mezz’oretta dopodiché infornatela nel barbecue già caldo a 200° a calore indiretto per poco meno di 1 ora.

Se il vostro barbecue tende a scaldare molto nella parte sotto vi consiglio di abbassare il calore a 170/180°.

Durante la cottura potete utilizzare i succhi fuoriusciti mischiati con lo zucchero per spennellare tutta la superficie superiore e donarle un colore violaceo.

La focaccia dovrà risultare dorata in superficie. 

Una volta pronta fatela raffreddare completamente prima di mangiarla.

Se vuoi imparare a fare e assaggiare questa e altre 1000 ricette iscriviti ai corsi delle nostre Academy!

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