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L’IMPORTANZA DEI CORSI BARBECUE, DI QUELLI FATTI BENE

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L’IMPORTANZA DEI CORSI BARBECUE, DI QUELLI FATTI BENE

L’IMPORTANZA DEI CORSI BARBECUE, DI QUELLI FATTI BENE

Ciao a tutti.

Oggi voglio toccare un tema che mi sta particolarmente a cuore, ossia l’utilità dei corsi di cucina e, nello specifico, dei corsi di cucina al barbecue.

Come avrete notato in questa community si da molta importanza ai corsi in presenza. Quelli dove il corsista viene di persona, si siede, ascolta, fa domande, assaggia, volendo prova a cucinare e, in generale, interagisce per tutta la durata della lezione.

Qualcuno dirà che chiaramente spingo quello che mi da da mangiare in quanto nella vita, da oltre 15 anni, faccio anche il docente di professione.

Ma vi blocco subito. Potrei guadagnare molto di più sbattendomi infinitamente meno, ma ci arriviamo dopo.

 

Ecco, docente di professione. Cosa vuol dire?

In un periodo in cui chiunque abbia un barbecue e sia dotato di pollice opponibile pare sia salito in cattedra e si sia messo ad insegnare, voglio portarvi a riflettere su quello che dovrebbe essere il ruolo di un docente.

Perdonatemi se su questo punto ho una visione molto ristretta, ma facendo formazione da 15 anni a chef professionisti, insegnando cucina agli adolescenti in un istituto superiore e facendo corsi di tutti i tipi ho un’idea abbastanza “talebana” di ciò che dovrebbe essere un insegnante.

Nel mio mondo perfetto colui che insegna è una persona preparata a 360°, in continua formazione per restare sempre al passo coi tempi, conoscitore di tutto quello che è tecnica, materia prima, igiene, sicurezza e che sappia divulgare in modo appassionato le sue conoscenze senza il rischio di poter danneggiare qualcuno.

Sembra scontato ma non lo è.

Perché se faccio informazione (quindi docenti, ma anche giornalisti, blogger, influencer e chiunque abbia un palco privilegiato con persone che lo seguono) ho degli obblighi morali e non posso trasmettere informazioni che potrebbero nuocere al mio pubblico.

Spesso invece questa sottile linea non viene percepita e quindi, se a casa mia conservo le bistecche nell’armadietto delle scope per 20 giorni e poi le cucino a forza di schiaffi, il solo fatto che non sia ancora morto mi spinge a dirvi di provare, che non è nocivo, e la prova è sotto gli occhi di tutti… sono ancora vivo.

NO!!!

A casa propria ognuno fa quello che vuole, ma quando hai a che fare con le persone devi obbligatoriamente preservare la loro salute, o per lo meno metterli al corrente di TUTTI I RISCHI.

Fatta questa breve precisazione passiamo al discorso CORSI DI BBQ.

Come vi dicevo prima potrei tranquillamente diminuire i corsi in presenza, e quindi i week end tolti alla famiglia e passati a lavorare, e fare come ormai fanno molti, ossia registrare e vendere i video corsi.

Vi garantisco che di offerte ne ho ricevute parecchie e ci sarebbe tanta tanta gente interessata ad acquistarli.

Con una sessione di registrazione potrei guadagnare per parecchi mesi senza dovermi sbattere troppo.

Ma non mi piace!

Non ci sto!

Capisco la comodità di poter “studiare” a casa, e comprendo anche che per chi abita lontano sia un problema raggiungere le nostre Academy di Torino, Milano o Roma.

Ma analizziamo le differenze.

Quante volte hai visto una video ricetta che ti stuzzicava e hai provato a replicarla?

Quante volte hai trovato passaggi poco chiari?

Quante volte il risultato non era quello che ti saresti aspettato?

E quante volte ti sei chiesto, magari anche a fronte di un piatto ben riuscito, se effettivamente il risultato dovesse essere quello?

Ecco, quello che manca ai video è proprio questo. L’interattività, la partecipazione, i profumi, i sapori, le consistenze e, soprattutto, il riscontro immediato.

Questo non vuol dire che sia contrario ai video o ai libri, ci mancherebbe, visto che produco entrambi, ma i libri, e soprattutto i video possono essere utili fonti di idee, strumenti con cui studiare e approfondire la teoria, conoscere personaggi e tecniche nuove e ampliare le proprie visioni, ma non ti daranno mai quello che può trasmetterti un corso in presenza.

Essere faccia a faccia con un docente professionista ti può aprire un mondo completamente nuovo, anche solo per una frase detta nel momento giusto. Senza contare che spesso tra i corsisti ci sono professionisti di vari settori, produttori, allevatori, chimici e chiunque possa essere interessato. Se il docente non si sente Dio ed ha l’umiltà e il piacere di apprendere a sua volta da chiunque abbia qualcosa da insegnare e di mettere in gioco le sue convinzioni, questo si trasforma in un momento che non potrete trovare da nessuna parte.

E poi ci sono i barbecue da scoprire, i settaggi da migliorare, i rub da provare, le salse da abbinare. Tutte cose che difficilmente avresti l’occasione di sperimentare a casa.

 

MA COME SI SVOLGONO I CORSI BBQ?

Ci sono ovviamente varie tipologie di corso e tante tematiche differenti.

Di norma si arriva, ci si accomoda al proprio posto e si inizia con la parte teorica abbinata alla preparazione delle portate più lunghe.

Questo è un momento fondamentale perché da modo di conoscersi, di studiarsi e serve al docente per capire chi ha davanti e modulare la lezione.

Se le ricette bene o male sono ormai decise, non lo è il modo di impostarle, e soprattutto il docente ha la capacità di cambiare e adattare quello che aveva in programma in base al pubblico che ha davanti.

Certo, per fare questo bisogna avere conoscenza, padronanza della tecnica e capacità di divulgazione. Ripetere la lezioncina a memoria non serve a nulla.

Gli argomenti si costruiscono durante il corso in base all’esigenze e alle domande della gente.

Se in programma avevo 5 ricette di cui 2 a pellet, 2 a carbone e una a gas, ma davanti ho gente a cui non frega una mazza del pellet e del gas perché amano avere le mani e la faccia zozzi di carbone, o hai la capacità di modificare il tutto e trasferirlo sul carbone, oppure avrai tenuto una lezione inutile, noiosa e quelle persone penseranno (giustamente) che poi alla fine non sei altro che un ciarlatano.

Un Flame Teacher con esperienza, oltre a rispondere alle vostre domande, saprà darvi consigli, trucchetti, metterà a vostra disposizione la sua esperienza, ma soprattutto i suoi errori.

Ecco, quando pagate un insegnate (o un consulente, o chiunque vi possa mettere in condizioni di svolgere un lavoro, qualcuno che vi insegni cose che non sapete) non state pagando solo il suo sapere ma vi state garantendo la sua esperienza, state acquistando una scorciatoia per evitare anni di prove e fallimenti, di soldi buttati in cose che potrebbero non funzionare, anni di studi e, spesso, di frustrazione.

Un docente, un consulente, è una persona che ha passato tutto questo e mette a disposizione la propria esperienza per evitarvi di fare gli stessi errori.

E poi…

E poi si mangia!

Percepire un profumo, assaggiare un piatto sotto la guida di un docente, poter vedere i passaggi da più angolazioni, fare domande, sono elementi che si possono trovare soltanto ad un corso in presenza.

Capire i sapori e le texture e imparare a valutare se una ricetta è riuscita effettivamente bene o meno sono particolari fondamentali che non si trovano nei video.

Poi certo, puoi sempre continuare sulla tua strada orgoglioso dei complimenti e delle capriole sulla sedia dei tuoi vicini scrocconi che han mangiato sofficini e patasmile per tutta la vita.

Alla fine dipende tutto dalle tue ambizioni e dalla tua voglia di metterti in gioco e migliorarti.

Noi siamo qui.

Se deciderai di unirti alla nostra famiglia e partecipare ai nostri corsi noi siamo pronti a prenderti per mano e farti scoprire questo meraviglioso mondo.

Scopri tutti i corsi delle nostre Academy

Se invece vuoi continuare a imparare dai libri e dai video almeno fallo come si deve e fallo sul mio (vabbè, la marchetta ci stava, e che cazzo, e a breve ci saranno delle grandi news).

Se invece sei di quelli che trovano assurdo pagare per cose che puoi trovare gratis online allora tanti auguri. Al di la che quel gratis qualcuno lo ha pagato, ti auguro di essere in grado di saper scegliere tra le poche cose valide e l’immensa quantità di fuffari presenti ovunque.

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